numero

Dicembre 2022

IMMAGINI COME

TESTIMONIANZA DI UN

ARTISTA

Da molti anni seguo Nunzio Quarto e il suo lavoro. E’ un artista per molti versi sorprendente, che ha molte corde al suo arco e una personalità costituita da un inedito impasto di candore esistenziale e di genialità formale. Viene dalla terra, dai saperi di una manualità istintiva ma anche profonda, intimamente complessa e articolata. Con la sua acuta sensibilità e le sue forti radici non poteva che diventare, prima coi marmi di Carrara poi a Milano con bronzi e legni, scultore di robusto impatto emozionale. Forme monumentali e gravi, geometria e natura intrecciate in uno spazio che si lega alla terra, germinazioni, sbocciamenti, incastri minerali misteriosi, grevità dell’esistere… un amalgama di densità infinita e di sottigliezze incantate. Molti anni fa, tra matita e pennelli, aveva iniziato un discorso sulla guerra tra gli uomini e sulla guerra alla natura con uno slancio ideale forte e insieme ingenuo, quasi con gli occhi della mente socchiusi. Oggi ha mandato alcune di quelle opere al nostro riContemporaneo.org per testimoniare la sua vicinanza al tema della pace. (G.S)

riContemporaneo.org | opinioni, polemiche, proposte sull’arte contemporanea

25 | © blogMagazine pensato, realizzato e pubblicato in rete da Giorgio Seveso  dal 2011   |    Codice ISSN 2239-0235 |
La guerra che esplode!, tempera, 1973
«La guerra che esplode!», tempera, 1973 E’ una deflagrazione fuori d’ogni controllo e d’ogni descrizione, di puro senso negativo, fredda come il gelo più vuoto eppure gonfia di crudeltà ribollente e di fiamme tossiche mostruose.
Nel dialogo con l’universo manca la persona umana, tempera,   1975
«Nel dialogo con l’universo manca la persona umana», tempera, 1975 In un algido silenzio metafisico, l’assenza dell’uomo è come la constatazione della fine di ogni speranza. La pace nel mondo e l’armonia con la natura sono sospese. L’uomo è altrove, ignoaro o indifferente.
La cementificazione e lo scontro tra uomo e natura, olio, 1959
«La cementificazione e lo scontro tra uomo e natura», olio, 1959 Pur relegata in un vaso, la pianta non si arrende alla prepotenza dell’uomo, e rabbiosa e indomita «esplode» dintorno la sua fioritura, come semi di speranza.

polemiche e proposte sull’arte contemporanea

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Dicembre 2022

IMMAGINI COME

TESTIMONIANZA DI

UN ARTISTA

Da molti anni seguo Nunzio Quarto e il suo lavoro. E’ un artista per molti versi sorprendente, che ha molte corde al suo arco e una personalità costituita da un inedito impasto di candore esistenziale e di genialità formale. Viene dalla terra, dai saperi di una manualità istintiva ma anche profonda, intimamente complessa e articolata. Con la sua acuta sensibilità e le sue forti radici non poteva che diventare, prima coi marmi di Carrara poi a Milano con bronzi e legni, scultore di robusto impatto emozionale. Forme monumentali e gravi, geometria e natura intrecciate in uno spazio che si lega alla terra, germinazioni, sbocciamenti, incastri minerali misteriosi, grevità dell’esistere… un amalgama di densità infinita e di sottigliezze incantate. Molti anni fa, tra matita e pennelli, aveva iniziato un discorso sulla guerra tra gli uomini e sulla guerra alla natura con uno slancio ideale forte e insieme ingenuo, quasi con gli occhi della mente socchiusi. Oggi ha mandato alcune di quelle opere al nostro riContemporaneo.org per testimoniare la sua vicinanza al tema della pace. (G.S)
La guerra che esplode!, tempera, 1973
«La guerra che esplode!», tempera, 1973 E’ una deflagrazione fuori d’ogni controllo e d’ogni descrizione, di puro senso negativo, fredda come il gelo più vuoto eppure gonfia di crudeltà ribollente e di fiamme tossiche mostruose.
Nel dialogo con l’universo manca la persona umana, tempera,   1975
«Nel dialogo con l’universo manca la persona umana», tempera, 1975 In un algido silenzio metafisico, l’assenza dell’uomo è come la constatazione della fine di ogni speranza. La pace nel mondo e l’armonia con la natura sono sospese. L’uomo è altrove, ignoaro o indifferente.
La cementificazione e lo scontro tra uomo e natura, olio, 1959
«La cementificazione e lo scontro tra uomo e natura», olio, 1959 Pur relegata in un vaso, la pianta non si arrende alla prepotenza dell’uomo, e rabbiosa e indomita «esplode» dintorno la sua fioritura, come semi di speranza.